Una viola proprio così
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Alessandro Barbaglia Alessandro Barbaglia, poeta e libraio, ha trentacinque anni e vive a Novara. Dopo avere pubblicato racconti e poesie, nel 2017 esordisce con il romanzo La Locanda dell’Ultima Solitudine (Mondadori). |
La fiaba dimenticata della Locanda dell'Ultima Solitudine
"Ada era una nuvola che non sapeva piovere. Faceva draghi e forme, ma pioggia proprio no. Poi un giorno nevicò. Le cose facili non le riuscivano mai."
"Papà..." disse Viola come fosse un po' scocciata "Me ne racconti un'altra?"
"Questa non ti è piaciuta?"
"Insomma...".
E allora sua padre prese ancora a raccontare.
“C'era una volta una papera a dondolo che voleva andare al lago ma che non sapeva come fare perché più forza impiegava per spingersi verso l'acqua, con maggior spinta dondolava all'indietro restando sempre sullo stesso punto”.
“Tipo un'altalena?”
“Tipo un'altalena, certo. Solo che lei cigolava, lei parlava! E diceva: “Ma come farò a raggiungere il lago - e si spingeva in avanti – come farò e tornava ancora indietro...”
Tutto, poi, capitò in un giorno di vento.
Il vento le scostò una piuma e fu allora che lo vide: un taglio! Papera a dondolo aveva un taglio! Un taglio sul fianco!.
Ed era un taglio profondo, scavato, che le prendeva tutto il petto. E non era l'unico taglio che aveva! Ne aveva uno uguale, anche dall'altra parte...
"Ma io - urlò toccandosi le piume - ho le ali! Ce le ho proprio... QUAAAAA".
E volò via, la papera, volò al lago, là dove ancora ora - guardala lì! - continua a dondolare”.
Viola non disse nulla, però tirò giù dal naso un sospiro non troppo soddisfatto.
“Non ti piacciono le mie fiabe?”
“Non lo so papà... non è che non mi piacciono... è che son tutte così corte...”
“Non sono corte Viola: sono così!”
“Ma così come?”
“Così! Né lunghe né corte: così!”
“E vanno bene?”
“E vanno così... Certe volte, certi così sono la cosa migliore che possa accadere. Non sei d'accordo?”
“No. Ma non importa”
Come a dirgli che poteva anche non capire, ma che gli voleva bene. Tanto.
Tipo tanto così.